Simmondsia Chinensis

Olio di jojoba

Casella di testo: L’olio di jojoba, ovvero la cera liquida di jojoba, è un prodotto totalmente naturale e puro ottenuto dalla spremitura a freddo dei semi di un arbusto del deserto (Simmondsia chinensis) che può raggiungere i 4,5 metri di altezza e i 200 anni di vita, con radici sotterranee che raggiungono i 15 metri di lunghezza mentre quelle in superficie non superano i 3 metri. Originaria del deserto di Sonora, per la sua irrigazione richiede poca acqua: la metà, ad es., di quella usata per irrigare il cotone. Non contenendo trigliceridi l’olio di jojoba si distingue per l’elevata stabilità (non irrancidisce, non è essiccativo), potendosi conservare a lungo senza perdere le sue proprietà. E’ composto da una miscela di esteri fra acidi insaturi e alcool insaturi aventi da 30 a 44 atomi di C (principalmente C40 e C42), mentre il resto del seme soprattutto da protidi (oltre il 30%). Nel pannello di spremitura si ritrova un glucoside cianogenetico, la Simmondsina. L'olio di Jojoba era noto già agli Aztechi e, successivamente, agli indiani Apaches, abitanti nella zona compresa fra California del Sud, Arizona e Golfo di California. Questi ne facevano uso sia alimentare che dermatologico che cosmetico: bevande, lenitivo delle ferite, cicatrizzante, protettivo dai raggi solari, linimenti per massaggi ed anche come olio benefico per capelli e cuoio capelluto. Ai giorni nostri la ricerca scientifica ne prevede l’uso in campo dietetico come lipide per condimenti acalorici (non essendo metabolizzabile in quanto non attaccabile dalle lipasi), mentre in medicina ne suggerisce l’uso nel trattamento di ferite, bruciature, cancro della pelle, psoriasi , ezemi, acne, smagliature, artriti e reumatismi (considerandosi un anti-infiammatorio). Nel campo cosmetico grandi multinazionali da tempo usano l’olio di jojoba nelle loro creme, shampoo, balsami, saponi, ma anche puro, potendosene fare un uso specifico come: idratante facciale, base per il trucco, struccante, emolliente, epitelizzante, abbronzante, protettivo solare fino al grado 15 UV, lucidante ed anticrespo, nonché antiseborrea per capelli li protegge durante i bagni dal sale e dal cloro, lozione dopo barba. Particolarmente usato nella produzione di tinture senza ammoniaca. Per le sue numerose proprietà l’olio di jojoba è stato ribattezzato “l’oro liquido”. Ed una riprova delle stesse è data dal fatto che la jojoba potrebbe finire nei serbatoi di auto e camion con motori diesel. Il gasolio, cioè, sarebbe sostituito con jojoba misto a metanolo, come già avviene con altri oli vegetali quali l'olio di semi di girasole, di papavero e di soia, già testati come potenziali carburanti. Alcuni test universitari, realizzati al Cairo e negli Emirati Arabi Uniti, hanno mostrato che utilizzando jojoba al posto del gasolio, i motori diesel ridurrebbero consumi e rumori, manterrebbero pressoché invariate le prestazioni, e sarebbero meno inquinanti. Con questa sostanza, infatti, si abbasserebbe il livello di fuliggine e di emissioni di mono e biossido di carbonio. La jojoba, inoltre, non contiene zolfo: in questo modo, i cilindri dei motori non sarebbero esposti al potere corrosivo dell'acido solforico, presente invece nel gasolio. Gli ingegneri hanno anche verificato che, in presenza di alte temperature e pressione, l'olio di jojoba si mantiene chimicamente stabile. Metà del volume dei suoi semi è costituito da un olio non tossico che, quando brucia, rilascia moltissima energia. Utilizzarlo come combustibile significherebbe, però, avere a disposizione enormi piantagioni in ogni dove: l'arbusto di jojoba, cresce, però, sui terreni ricchi di sale, con clima torrido e nei deserti. La selezione sarà, dunque, “naturale”. L’area andina riunisce grandi produttori di jojoba, quali Argentina, Perù e Cile.

L’arbusto

Nel deserto

Nella piantagione

Il frutto

Il seme

La spremitura

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